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RadFem Italia: “Il nostro Feminist Post nei guai”

today26 Maggio 2024 24

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RadFem Italia Aps

 

Tante ci scrivono per sapere come mai da FB e dagli altri social non si caricano alcune pagine del Feminist Post, magazine online realizzato esclusivamente con lavoro volontario, molta fatica e anche con un certo coraggio.

Grazie al Feminist Post avete appreso notizie che non avreste mai letto sulla stampa mainstream: più di 3 anni di impegno per realizzare quello che nei fatti è il più importante sito gender critical europeo oltre che un preziosissimo archivio-agenzia sulla resistenza al transumanesimo.

Purtroppo chi gestiva la tecnologia del sito -la società londinese RS1 Project- ha ritenuto di riprendersi il software che aveva utilizzato per realizzarlo in forma gratuita, lasciandoci in una situazione molto difficile: ci asteniamo da ogni giudizio riguardo a questa azione distruttiva.

Grazie al pronto intervento di un’altra società di ingegneria web siamo riuscite a bloccare temporaneamente la demolizione di tanto lavoro, anche se non tutti i contenuti sono stati salvati.

Ora il Feminist Post dovrà essere rapidamente riprogettato e ricostruito ex novo, salvando la gran parte dei testi pubblicati e consentendoci di continuare a pubblicare. Per questo serve un certo impegno economico.

Se ritenete di poter sostenere il nostro appassionato lavoro, se vi è stato utile leggere i nostri testi vi invitiamo a darci una mano con un abbonamento, anche di pochi euro al mese, cliccando qui:

https://www.patreon.com/feministpost

Un’altra possibilità è un bonifico una tantum sul conto di RadFem Italia Aps:

IT59W0306909606100000402734
causale: donazione Feminist Post

Vi saremo grate per tutto quello che potrete fare

 

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